Cronaca

IN RICORDO ALLA MEMORIA DELLE VITTIME DEL TERREMOTO DEL 1976 IN FRIULI 6 MAGGIO 1976 - 6 MAGGIO 2020

 

 
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6 MAGGIO 2020  IN RICORDO ALLA MEMORIA DELLE VITTIME DEL TERREMOTO DEL 1976 IN FRIULI Oggi la Gaxeta del Popolo Veneto ricorda le vittime del disastroso terremoto che colpì i territori Veneti del Friuli, Oggi è il 44esimo anniversario alla memoria delle 989 vittime causate da una forte scossa di magnitudo 6,4 con epicentro Gemona del Friuli in provincia di Udine all' in circa le ore 21,04 del 6 Maggio 1976 , oggi 6 Maggio 2020 esattamente 44 Anni fà. Il terremoto rase al suolo 137 comuni intorno a Gemona, il terremoto si è sentito fino a Torino e fino in Romania. Noi Popolo Veneto non dimentichiamo. Questa sera alle 21,04 spegnete la TV per un minuto e fate una preghiera per omaggiare le Vittime .

15:09:37

2020-05-06

  LA GAXETA DEL POPOLO VENETO

 

 

 
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Padova accoglie 25 feretri provenienti da Bergamo lo straziante arrivo al Cimitero Maggiore

 

 
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Padova accoglie 25 feretri provenienti da Bergamo: lo straziante arrivo al Cimitero Maggiore „Padova ha accolto 25 feretri provenienti da Bergamo, città straziata dall’emergenza Coronavirus. Nei prossimi giorni arriveranno a Padova altre salme provenienti dalla Lombardia“ Padova accoglie 25 feretri provenienti da Bergamo: lo straziante arrivo al Cimitero Maggiore „Vista l’emergenza, come è ormai tristemente noto, queste salme non riescono più a essere cremate negli impianti locali e quindi tramite l’Esercito Italiano vengono portate in altri impianti crematori. Le salme arrivate in città presso il Cimitero Maggiore intorno alle ore 16.45, sono state accolte e salutate dal Sindaco di Padova Sergio Giordani, dall’assessora Francesca Benciolini, da Don Marco Cagol in rappresentanza della Diocesi di Padova oltre che da un picchetto d’onore della Polizia Locale di Padova e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Padova. Nei prossimi giorni arriveranno a Padova altre salme provenienti dalla Lombardia, sia trasportate dall’Esercito che conferite dalle imprese delle onoranze funebri lombarde.

21:46:48    04/01/2020

Fonte Padova Oggi

 

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Cargo militare dalla Russia con 30 respiratori polmonari e mascherine

 

 
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VERONA - (m.r.) Nuovi aiuti per l'emergenza Coronavirus dalla Russia. È infatti atterrato all'aeroporto Catullo di Verona un aereo dell’aeronautica militare russa con materiale medico e sanitario, in particolare 30 respiratori polmonari, mascherine chirurgiche ed altro materiale, destinato alla Protezione civile italiana. A renderlo noto, oggi, è stato il Consolato generale della Russia a Milano: «Il 30 marzo è arrivato a Verona un altro aereo russo con ben 30 respiratori polmonari ed altri materiali sanitari destinati alla Protezione civile italiana». Un aiuto all'Italia dalla Federazione Russa che si aggiunge a quanto già inviato da Mosca, come la squadra di 104 virologi militari ed esperti nel campo dell'epidemiologia del ministero della Difesa con attrezzature per la diagnosi e la disinfezione, atterrata la settimana scorsa all’aeroporto di Pratica di Mare (Roma). Un team che nei giorni scorsi ha eseguito la disinfettazione di cinque case di riposo nella provincia di Bergamo.

20:09:09  04/01/2020

Fonte il gazzettino

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Coronavirus: La presa in giro del soccorso alimentare-indennizzo a forfè

 

 
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31 MARZO Abbiamo visto la presa in giro o elemosina da parte di un pseudo Stato italiano ormai fallito, il soccorso alimentare o indennizzo a forfè erogato per l' emmergenza CORONAVIRUS in Veneto e al resto della Penisola Italica nel periodo dall' inizio dell'Emergenza fino al 31 marzo 2020. Una vera presa in giro abbiamo fatto i conti per ogni persona andrebbe circa conferita una somma misera (elemosina) di circa € 6,00 , robe da non credere e c'è ancora gente che espongono fuori una certa bandiera ormai fallita intanto le persone non vanno al lavoro. qui mettiamo un campione delle tabelle con il contributo dato per ogni comune che si dividerà per il numero degli abitanti.

(E a chi che arriva con il barcone percepisce  € 35,00 al giorno VERGOGNA!!!)

vi mettiamo anche il sito dove potete verificare voi

https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?mid=1kz-RvHZxD87l1WHdrORNqvkjomWYUNML&fbclid=IwAR2LOGbACBkOF00mXdVEP9yK9iY21t1ops-pLhZkL6UA7-MVg1UEqAqd9yA&ll=44.773767605135895%2C11.803993926562498&z=8

La redazione de Gaxeta Popolo Veneto

19:03:22  03/31/2020

Campione tabella di Padova e Belluno    Foto

 
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ROVIGO- Coronavirus, due infermieri di Urologia risultati positivi al test

 

 
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ROVIGO - Cinque nuove positività insieme alla conferma del contagio di due infermieri che lavorano nel reparto di Urologia dell'ospedale di Rovigo, anche se uno dei due, una 30enne, è residente in provincia di Ferrara. Dei nuovi casi emersi ieri, due sono, così come i due infermieri, in isolamento domiciliare. Uno è sempre un professionista in ambito sanitario, un 56enne che risiede in Alto Polesine, ma lavora in provincia di Ferrara, l'altro è un 68enne rodigino che era andato a trovare un parente ricoverato in Urologia, uno dei sette degenti dell'ospedale di Rovigo risultati positivi al virus. Gli altri tre riscontri di positività riguardano un 84enne altopolesano, un 63enne sempre dell'Alto Polesine e un 57enne bassopolesano, che erano già ricoverati in Malattie infettive da martedì scorso per la comparsa di sintomi, anche se solo ieri è arrivata la risposta del laboratorio all'esame del tampone. L'ISOLAMENTO L'attività di ricerca e isolamento dei loro contatti, tuttavia, sottolinea il direttore generale dell'Ulss Antonio Compostella, era già iniziata da martedì. Uno dei tre sembrerebbe essere stato contagiato da una persona positiva, collega di lavoro, già risultata positiva dopo il ritorno da un viaggio all'estero. Alle 14 di ieri, a fronte dei 120 casi di positività che dall'inizio dell'epidemia stati registrati fra i residenti in Polesine, il numero di ricoverati totali era di 34 persone. Sette i pazienti nel reparto di Terapia Intensiva a Trecenta, ospedale Covid, su un totale di 13 già attivati e con altri 12 ventilatori polmonari arrivati in giornata che permetteranno di portare il totale a 25 nelle prossime ore, con altri quattro ventilatori di cui si attende a breve l'arrivo per portare arrivare ai 29 posti letto previsti. Nel frattempo, spiega Compostella, viste le difficoltà nel fronteggiare la situazione particolarmente complessa nel Veronese, «ci è stata chiesta dall'ospedale di Legnago disponibilità accogliere un loro paziente, disponibilità che è stata data, perché in questo momento la rete delle Terapie intensive del Veneto è unica». RIORGANIZZAZIONE Va avanti, quindi, la riorganizzazione dell'ospedale di Trecenta, dove attualmente sono 60 i posti letti complessivi dedicati ai pazienti positivi, fra Terapia intensiva, Semintensiva polmonare e Malattie infettive. Lo spostamento negli altri ospedali e strutture dei ricoverati dei reparti normali del San Luca, di Medicina, Riabilitazione, Lungodegenza e Ospedale di comunità, è ripreso dopo lo stop per i 7 pazienti risultati falsi positivi. «Una situazione che non si ripeterà più assicura Compostella - vi potete fidare dei nostri laboratori in assoluta tranquillità e sicurezza. L'attività laboratorio Trecenta è completamente dedicata ai tamponi e alla diagnostica di laboratorio per i degenti del San Luca. Non bisogna assolutamente pensare che l'episodio che è capitato sia sinonimo di una inefficienza dell'organizzazione e delle macchine, è una cosa particolare, ristretta e risolta, rapidamente individuata e superata. Un'altra precisazione, perché qualcuno potrebbe avere il dubbio: se c'è stato un falso positivo ci può essere anche falso negativo. No, in questo tipo di diagnostica l'unica possibilità errore è il falso positivo, non esiste errore legato al falso negativo perché la macchina cerca la presenza del virus nella provetta e il campione si può contaminare non può accadere l'inverso. I pazienti che escono da Trecenta e vengono trasferiti nelle altre strutture sono tutti con tampone negativo nella cartella clinica». Resta invece aperto il problema degli otto pazienti positivi fra i ricoverati nell'area chirurgica dell'ospedale di Rovigo, che si articola in Chirurgia generale, Chirurgia vascolare e Urologia, è stata chiusa per la sanificazione, con il blocco delle visite, l'attività sospesa, gli interventi urgenti smistati ad Adria e tutti i pazienti spostati: quelli negativi in altre aree pulite dell'ospedale, quelli positivi, uno di Chirurgia vascolare e sette di Urologia, invece, al settimo piano, dove sono ricoverati gli altri pazienti Covid. Lunedì i pazienti negativi al tampone dovrebbero tornare nei rispettivi reparti, mentre gli otto contagiati, insieme agli altri positivi attualmente in Malattie infettive, Pneumologia e Terapia semintensiva a Rovigo, dovrebbero essere spostati tutti a Trecenta, con tutte le attività cliniche relative al Coronavirus che a quel punto saranno concentrate solo al San Luca.

20:20:33     03/28/2020

FONTE  IL GAZZETTINO

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Coronavirus, a Padova il plasma dei pazienti guariti per curare i casi più gravi

 

 
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PADOVA- Ieri sera l’Istituto superiore di sanità ha autorizzato l’azienda ospedaliera di Padova alla sperimentazione dell’utilizzo di plasma trattato degli infetti sui ricoverati nella terapia intensiva 28 MARZO 2020 PADOVA. In attesa del vaccino, al quale si lavora in vari Paesi su 44 diversi progetti, lo sforzo è quello di aumentare le armi terapeutiche da utilizzare contro il nuovo coronavirus SarsCov2. Ieri sera l’Istituto superiore di sanità ha autorizzato l’azienda ospedaliera di Padova alla sperimentazione dell’utilizzo di plasma trattato degli infetti sui ricoverati nella terapia intensiva Si tratta di un approccio che secondo i medici cinesi, ha dato ottimi risultati «La plasmoterapia, che prevede l'utilizzo del sangue dei pazienti guariti da coronavirus, sta garantendo risultati positivi soprattutto nella cura dei malati più gravi, ha detto la delegazione cinese in visita a Padova.

19:37:10    03/28/2020

Fonte il mattino di padova

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Spaccano il finestrino dell'auto e rubano il portafoglio: fermati in tre „Spaccano il finestrino dell'auto e rubano il portafoglio: fermati in tre“ Potrebbe interessarti: http://www.vicenzatoday.it/cronaca/furto-auto-torri-quartesolo-via-borsellino-marzo

 

 
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VICENSA Hanno atteso che il conducente parcheggiasse l'auto per mettere a segno il furto I carabinieri della stazione di Torri di Quartesolo, nei giorni scorsi, nel corso dei quotidiani servizi disposti per il contrasto dei reati predatori, hanno arrestato per furto aggravato in concorso su autovettura in sosta, A.P. 53 anni, I.C. 27 anni e B.T. 22 anni tutti residenti a Torri di Quartesolo. Il terzetto, individuava in via Borsellino di Torri di Quartesolo, l’autovettura lasciata in sosta dal proprietario, un 28enne residente nel medesimo comune, ha rotto il finestrino della portiera e ha sottratto il portafogli dal vano porta oggetti, venendo sorpresi dai militari dell’Arma in quel momento in transito, che prontamente li bloccavano dichiarandoli in arresto. I tre, come disposto dal pm di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Vicenza, al termine delle formalità di rito sono stati rimessi in libertà. Nei prossimi giorni ci sarà l’udienza di convalida.

19:15:10     19:15:20

FONTE   VICENZA TODAY

 

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