Venezia, la Serenisima - cronologia avvenimenti storici dal V secolo all'anno 1000

dal V secolo all'anno 1000 Venezia, la serenissima repubblica.
Un millennio di storia. Nata dagli insediamenti lagunari dei fuggiaschi Veneti e Friulani di fronte alle scorribande barbare dell'alto medioevo, protetta verso terraferma dall'impenetrabile laguna, aperta verso il mare quale sbocco naturale per lo sviluppo dei traffici mercantili con l'oriente, Venezia domina il Mediterraneo per almeno cinquecento anni. Costretta dall'espansione Ottomana, la Repubblica si protende sempre più verso la terraferma Veneta che sottometterà completamente dal 1400. Al culmine della ricchezza e dello sfarzo, diverrà la capitale mondiale dell'arte, ultima sua risorsa che le permetterà di essere rispettata ed ammirata fino all'uragano napoleonico. Nonostante i saccheggi ed il degrado ottocentesco e novecentesco, peggiori delle più devastanti incursioni barbariche, Venezia è ancora il più prezioso scrigno d'arte al mondo. data avvenimento 421 25 marzo 421, è la mitica data, dovuta alle cronache di Martino da Canal negli anni fiorenti dopo il mille, della fondazione di Venezia. In realtà non esiste una vera data di fondazione, è una evoluzione, per impulsi successivi, di flussi migratori e sviluppo urbano e spostamenti del centro di potere in varie località lagunari. I primi insediamenti, stabili e certi, sono del IV secolo e principalmente del V secolo, sotto l'incalzare delle incursioni barbariche. Nulla esclude, tuttavia (ed anzi qualche prova esiste, la stessa Torcello per esempio), che in laguna vi fossero insediamenti stabili addirittura in epoca romana e preromana. Sicuramente la laguna, meno estesa dell'attuale, fu praticata in epoca romana per poi subire alcuni secoli di profondo declino ed abbandono. 450 Prima grande ondata di invasioni barbariche. 452 Invasione Unna guidata da Attila. 553 Guerra gotico-bizantina. 568 Ondata invasoria Longobarda. 588 Conquiste di Alboino, re dei Longobardi. 589 Grande alluvione. Il Brenta e l'Adige cambiano addirittura l'alveo. Il Tagliamento si riunisce in un unico corso, fortissimi scompensi anche nelle lagune, da Marano a Grado a Caorle e alla laguna di Venezia. Il territorio rimarrà paludoso fino alle bonifiche benedettine del mille. 601 Agilulfo, re dei Longobardi, assedia, conquista, saccheggia, rade al suolo Padova. Della città resterà un ammasso di rovine con pochissimi abitanti, Padova diverrà insignificante villaggio per molti secoli. VII sec. L'isola di Cittanova, fondata e popolata dai fuggiaschi di Oderzo, è il villaggio politicamente dominante in laguna, ma Torcello, della comunità di Altino, è il propulsore economico e sede di un 'magnum emporium'. 635 La sede vescovile di Altino viene trasferita a Torcello. 639 Inizia la costruzione della celebre cattedrale di Torcello, quella che vediamo tutt'ora, seppur molto rimaneggiata. 697 Ravenna, capitale bizantina, insedia a Cittanova il "Magister Militum" (generale imperiale) Paulicio (Paoluccio Anafesto 697-717), riconoscendo il ruolo di capitale politica delle, fino ad allora, frammentate comunità insediate tra le isole lagunari. E' il germe che successivamente porterà ad una vera autonomia ed indipendenza. 717 Sale al trono a Bisanzio (Costantinopoli) Leone III Isaurico, si attua una prima profonda frattura tra Impero Romano d'Oriente e Papato romano. 717 Marcello Tegalliano (717-726) è il referente imperiale a Cittanova. 727 Orso (727-737) Ipato (ipato è titolo onorifico bizantino)(quindi Ipato-Doge), approfittando delle debolezze imperiali, capeggia una rivolta antiimperiale e viene proclamato 'dux', da cui 'Doge', e ottiene ampi riconoscimenti di autonomia. Può, a ragione, essere considerato il primo Doge ufficiale, e avrà altri 117 successori che guideranno la serenissima repubblica per oltre mille anni. Le cronologie, comunque, comprendono anche i due predecessori, magister militum, Anafesto e Tegalliano. 737 Orso Ipato viene assassinato e ripristinata la carica imperiale di magister militum. 742 Diodato (o Teodato) Ipato (Ipato-Doge), figlio di Orso, capeggia una nuova rivolta e riottiene una vasta autonomia. La capitale politica viene trasferita nell'isola costiera di Malamocco. 744 Nell'isola di Olivolo (sestiere Castello e Rivo Alto -Rialto-, arcipelago dell'attuale Venezia) si insedia il vescovo Obeliebato, in contrapposizione con il patriarcato di Grado che vantava diritti sulle isole lagunari. Il vescovo era legato ad Aquileia e porta nelle isole lagunari il culto di San Marco, venerato dai mercanti di passaggio ad Alessandria d'Egitto dove era sepolto tra le mura di un convento. 751 Astolfo, re longobardo, conquista Ravenna e cade l'Esarcato. Ravenna viene ceduta al Papato (poi Stato della Chiesa). 750 800 E' un periodo molto buio, alla decadenza imperiale corrisponde un turbinio di azioni, vendette e colpi di mano per tenere il potere a Malamocco. Dei vari Dogi che si susseguono, nessuno morirà di morte naturale. 800 Carlo Magno, sostenuto dal papato, è Imperatore del Sacro Romano Impero, l'erede dell'impero romano. 810 Viene eletto doge Agnello Partecipazio (810-827), primo esponente della potentissima famiglia, rappresentata da numerosi dogi, che dominerà il potere di Venezia fin quasi all'anno mille. I Partecipazio erano filo bizantini e in antagonismo con i filo carolingi. Per imporre una svolta, non solo simbolica ma geografica, il potere viene trasferito nell'arcipelago di Rivo Alto (Rialto), proprio in mezzo alla laguna e nucleo fondante della città di Venezia, come ora siamo abituati a focalizzare. 812 L'Imperatore dell'Impero Romano d'Oriente (Bisanzio), Michele I, con il trattato di Acquisgrana riconosce Carlo Magno come erede dell'impero romano. E' la svolta verso il declino di quella che era stata la potente metà orientale dell'eredità romana, sopravvissuta alle invasioni barbariche. 828 Una spedizione navale veneziana, capitanata da alcuni ricchi mercanti, muove verso Alessandria d'Egitto dove viene trafugato (o forse comprato) il corpo e le spoglie dell'evangelista San Marco. Accanto al palazzo dogale viene iniziata la costruzione di una prima cappella atta a custodire le spoglie di San Marco. Le reliquie sono poste alla protezione dogale. E' il legame indissolubile che legherà la repubblica al culto di San Marco. 883 Conquista e distruzione di Comacchio, pericolosa concorrente per Venzia sulle rotte adriatiche. Poteva essere un'altra Venezia, ma da quel tracollo non si risolleverà mai più. 899 Nuova, devastante, invasione Ungara in terraferma. Numerosi profughi vanno a rafforzare l'anagrafe veneziana. 900 Poco evidenti, ma profondissime, modifiche costituzionali trasformano la repubblica in stato repubblicano oligarchico. Al Doge viene affiancato un primo istituto giuridico con compiti giudiziari. Il potere, rappresentato dal Doge, in effetti si trasforma in gruppo di potere denominato 'la Signoria', con il Doge, eletto a vita, a decidere è un gruppo ristretto di nobili eletti a turno dal 'Maggior Consiglio' per breve tempo con un complesso, e in parte affidato al caso, meccanismo di votazione. Il Maggior Consiglio era composto dai nobili aventi diritto al voto e con possibilità di essere eletti alle varie cariche. Successivamente verrrà ulteriormente istituzionalizzata con l'iscrizione al 'Libro d'oro' dei nobili con diritto a partecipare al Maggior Consiglio. Più che un parlamento la possiamo immaginare come un consiglio di elettori che eleggevano al loro interno le varie cariche istituzionali, ma senza alcun potere effettivo sia legislativo che governativo. L'istituzione rimarrà pressoché invariata fino al 'tremendo giorno' della firma della sottomissione a Napoleone. 932 Sottomissione dell'Istria, trasformata gradualmente in territorio interno della repubblica e rimarrà fedele fino alla caduta. 948 Spedizione navale contro la Dalmazia capitanata da Pietro III Candiano, ma non si arriverà mai ad una completa sottomissione. Soprattutto il possesso della costa era di fondamentale importanza per Venezia, anche per debellare il fenomeno della pirateria. 976 Violenta insurrezione popolare contro il Doge Pietro IV Candiano, fu incendiato il palazzo Ducale e andarono a fuoco la Basilica di San Marco e numerose case, di legno, dei dintorni. Pietro IV, doge dal 959 al 976, era salito al potere con una specie di 'colpo di stato' ai danni del padre-doge, Pietro III Candiano. Filo-imperiale, mise in crisi il rapporto con Bisanzio e questo portò grande scontento tra i mercanti veneziani. Il suo dogado fu denso di avvenimenti tragici e criminali : basti ricordare la destituzione del Vescovo, al quale fece cavare gli occhi. La rivolta termina con una violenta strage e con l'uccisione del Doge, dei suoi fedelissimi e dei suoi familiari. 978 Inizia la pronta ricostruzione del Palazzo Ducale e della Basilica di San Marco, anche grazie alle larghe elargizioni di Pietro I Orseolo, nuovo Doge e probabile capo della rivolta. Nel 978 egli abdica e si ritira in convento, circondato da aura che lo farà santo (nel 1731). In realtà si mormorava di pericolosi intrecci d'affari con Pietro III Candiano, sfociati nella vendetta del 976. 991 1009 Pietro II Orseolo è il più prestigioso Doge dell'epoca. Maestro di diplomazia, curò particolarmente i rapporti con Costantinopoli (ottenendo la Bolla d'Oro) e con l'Imperatore Ottone III dal quale si vide riconoscere i privilegi feudali. 992 Promulgazione di una 'Bolla d'Oro' da parte degli imperatori bizantini Basilio e Costantino a Costantinopoli, vero e proprio strumento finanziario e tariffario per i traffici verso l'oriente, che decretava Venezia quale partner privilegiato dell'impero. 996 Furiosa repressione di pirati slavi. Lissa viene messa a ferro e fuoco. 996 Ottone III è in Italia. A suggellare gli ottimi rapporti con il Doge, è padrino di Cresima del figlio di Pietro II Orseolo. 998 L'imperatore concede alcuni benefici territoriali nel bellunese alla Serenissima, molto importanti per le attività delle costruzioni navali veneziane. 1000 Nuova repressione contro i pirati slavi. Con l'appoggio di Bisanzio il Doge muove personalmente a testa della flotta il giorno dell'Ascensione. Il ritorno a Venezia è un trionfo sotto tutti gli aspetti : sia militare che diplomatico verso Bisanzio e l'Imperatore germanico. L'Ascensione diverrà la festa dello sposalizio con il mare. L'anno mille, per Venezia, inizia sotto i migliori auspici. Venezia e la Veneta Serenisima Republica


le civiltà pre-venete, gli Euganei, gli Heneti o Veneti antichi: Atestini, Celti, Reti, Galli Cenomani, Galli Carni, Histri popoli autoctoni pre-veneti e la civiltà euganea La civiltà paleoveneta, secondo Omero, Tito Livio e Virgilio ed accreditata da studi moderni, si sarebbe prodotta dalla fusione di abitanti indigeni della preistorica cultura Villanoviana Padana con gruppi di Eneti (o Enetoi o Heneti o Evetoy secondo Omero) provenienti dalla Paflagonia (Asia Minore - Turchia) tra i secoli XV e XII a.C. I centri più importanti furono Padova e, soprattutto, Este il centro dominante da cui dipendevano numerosi villaggi sparsi lungo le innumerevoli vie d'acqua. Attività principale per la quale erano famosi fu l'allevamento dei cavalli, oltre all'agricoltura e a forme artigianali di sussistenza. Migrazioni di tribù di Celti, Reti, Galli Cenomani, Galli Carni, Histri, che ambivano ad insediarsi nelle fertili terre padane, furono una costante per tutto il millennio avanti Cristo e finirono per intrecciarsi con gli antichi indigeni e gli 'immigrati' orientali. La cultura dei Veneti antichi, ancora viva e vegeta dopo 2500 anni di contaminazioni, nasce da un amalgama tra tribù preistoriche, civiltà Euganea, migrazioni e apporti dal medio oriente, influenze ed insediamenti tribali da popoli germanici e celti (quelle che poi saranno le invasioni 'barbariche' di epoca romano-imperiale), intreccio con Greci ed Etruschi dalla cui cultura deriva la scrittura veneta. All'incirca tra i secoli VI-III a.C. s'intensificarono i contatti con la vicina civiltà Etrusca, molto evoluta, dalla quale i Veneti trassero i caratteri alfabetici. Quindi l'influenza militare e culturale romana, dal I secolo a.C., che finì per integrarsi con l'originalità Veneta e farne la regione più ricca ed abitata dell'impero. Aquileia, Altino, Este, Padova, Chioggia, Frattesina, Adria, furono città con origini addirittura nella preistoria della via dell'Ambra, parliamo di centomila anni di storia.



